Soldi : 20 EuroEconomia: produzione e reddito nazionale.

Art. 1 della Costituzione della Repubblica Italiana :
L
'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

Lavoro

Il successo delle imprese

La ragioneria e l’economia aziendale sono le materie che si occupano di studiare i risultati economici raggiunti dalle singole imprese. Questi studi, però, non sempre sono attendibili perché spesso le aziende nascondono parzialmente il bilancio e talvolta addirittura lo falsificano. Gli utili risultano talvolta superiori  e talvolta inferiori a quelli realmente avuti. Comunque il calcolo del profitto medio, espresso in percentuali sul capitale netto, può e deve essere considerato tra gli indici più importanti per capire se l’azienda è sana o meno; la Tav 167 ce ne mostra un esempio. La Tav 168 invece, ci mostra il rapporto tra capitale investito e profitto e anche tra vendite effettuate e profitti nelle 500 più grandi industrie degli USA (dati 1965). Anche l’aumento o la diminuzione del capitale può farci capire se l’azienda è più o meno in salute, anche se si dovrebbe tenere conto dell’influenza della variazione del potere d’acquisto monetario. Lo studio statistico  diventa molto efficace quando si devono ricercare le cause che portano un’azienda a prosperare ed un’altra a fallire. Prendendo, come indice del successo, il rendimento medio, quello complessivo ed il valore borsistico delle azioni, è possibile stilare una classifica di successo tra aziende agricole, commerciali e industriali ed inoltre tra quelle piccole, medie e grandi ed infine tra quelle con proprietari (di famiglia) o gestite da banche o altre aziende. L’Einaudi è stata la prima ad effettuare queste ricerche sfruttando gli studi effettuati dal Bloomberg. Essa ha voluto stabilire se il successo  fosse più dovuto a fattori materiali o immateriali (avviamento). Nel gruppo “ad avviamento” rientrano anche  le società di servizi, quelle che si affidano  alla pubblicità  ed a marchi famosi. Al contrario , nel gruppo “ad attività reale” rientrano quelle aziende che si affidano  alla produzione di beni strumentali e quelle che investono su miniere, terreni, etc… Seguendo i dati ricavati  dalla Einaudi si può notare che se prendendo i capitali delle azioni delle due tipologie e mettendoli a parità di valore 100, nel 1929 il gruppo “ad avviamento” sale a 2464 e l’altro sale a 415. Si può palesemente capire che il primo gruppo ottiene il successo  maggiore. Si deve tenere conto che per ottenere degli studi plausibili, si deve considerare anche la mortalità delle aziende. Negli studi effettuati dal Bloomberg il gruppo “ad avviamento” è quello in cui rischi e speculazioni sono più presenti e di conseguenza, per le aziende che “sopravvivono”il profitto medio risulta più alto. Un altro calcolo che si può fare, per capire il successo o l’insuccesso di un determinato gruppo di imprese, è quello di misurare il rapporto tra imprese esistenti nell’anno X per farci capire quali tra quelle sopravvissute hanno avuto un aumento o una diminuzione di capitoli  e riserve e inoltre per quelle estinte, la causa, la data o il modo in cui essa è cessata di esistere.

Studio Calderoni: dottore commercialista, revisore contabile a L'Aquila.

Studio Gambicchia: dottore commercialista, revisore contabile a Rieti.

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