Soldi : 20 EuroRagioneria e Teorie ragionieristiche

Lavoro


Eugenio Levi -
Ragioneria Generale,
Edizione Tramontana Milano

Crescita economica e consumo energetico.

Ragioneria generale: definizione di ragioneria e teorie ragionieristiche.

Per iniziare lo studio della Ragioneria dobbiamo dire quale è l'oggetto di questa scienza. Non daremo però una precisa definizione, perché dovremmo esaminarne molte (propos'e da diversi Autori) e sarebbe molto difficile discuterle. Ci accontentiamo di indicare nelle linee essenziali quello che è l'argomento dei nostri studi.
Si può dire che noi studieremo le aziende : il concetto di azienda verrà esposto fra poco, ma approssimativamente è già noto, perché si tratta di una parola usata nel linguaggio comune: un negozio, una Banca, un cotonificio, sono altrettanti esempi di aziende.
Più precisamente la Ragioneria studia che cosa avviene nelle aziende, come sono costituite, quale attività svolgono.
Una parte essenziale della Ragioneria è lo studio delle scritture o registrazioni, cioè di quella che si suole chiamare la contabilità dell'azienda. Anzi spesso, nella pratica, si ritiene che studiare ragioneria (o, come si dice, contabilità) significhi imparare a tenere i conti, cioè imparare le regole di registrazione. Diciamo invece subito che lo studio della contabilità è certamente importante, ma non esaurisce la Ragioneria, che ha un compito molto più vasto e elevato che non sia la semplice enunciazione delle regole per tenere i conti.
In proposito, si osserva che, certamente, la Ragioneria è nata nella pratica proprio come arte di tenere i conti: già nel Medioevo si trovano i primi esempi di quei procedimenti contabili che usiamo tuttora; la loro applicazione si è estesa a poco a poco, e cominciarono a pubblicarsi dei trattati di contabilità che generalmente si limitavano a enunciare e illustrare regole pratiche di registrazione. Solo verso il 1800 si ebbero i primi tentativi di sistemazione scientifica della Ragioneria.
Per quanto riguarda l'Italia, conviene ricordare almeno tre Autori che hanno indubbiamente dato un notevolissimo contributo allo sviluppo della nostra scienza: il Gerboni (1827-1917), il Sesta (1845-1922), lo Zappa (1879-1960).

Il Gerboni fu il primo che attribuì alla Ragioneria il compito di studiare la vita delle aziende nei suoi vari aspetti, e non soltanto la contabilità; è particolarmente noto per avere ideato la teoria personalistica dei conti (ormai quasi dimenticata) e un particolare metodo di registrazione a cui diede il nome di logismografia (del tutto abbandonato).
Il Besta diede una nuova sistemazione della Ragioneria limitandone l'oggetto allo studio del controllo economico, cioè in sostanza alle registrazioni, con un maggior approfondimento e con il ripudio della teoria personalistica. Si ebbe così la teoria del Besta che conta ancora oggi molti seguaci.
Contro questa concezione ritenuta non più rispondente alla realtà della vita delle aziende è sorta (sostanzialmente nel 1926) la scuola dello Zappa. Le teorie di quest'ultimo si sono ormai notevolmente affermate almeno nelle linee essenziali. Non mancano però opposizioni, sia in aderenza alle vecchie teorie del Besta, sia secondo nuove concezioni. Noi non possiamo certo intrattenerci a lungo su queste questioni che hanno soprattutto carattere teorico; dovremo però spesso distinguere nel nostro studio fra una teorica del Besta e una teorica dello Zappa.
 

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